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Design in fermento da Napoli a Oslo: Apre il museo più grande della Scandinavia.

L’architetto Klaus Schuwerk progetta nel suo atelier di Napoli il museo più grande della Scandinavia che spazia dall’arte antica fino al design moderno e contemporaneo.

Finita la Milano Design Week, il movimento del design si sposta a Oslo dove l’11 giugno ha aperto il più grande museo della Scandinavia, grazie all’architetto Klaus Schuwerk di origine tedesca, ma naturalizzato napoletano, città d’adozione a cui tiene tantissimo, tanto è vero che è proprio da qui, dal suo studio di progettazione nel centro storico di Napoli che ha preso forma e vita la sua creatura, il National Museum of Norway. All’ombra del Vesuvio, da Napoli, città d’arte d’eccellenza, è partita la rivoluzione artistica di Oslo, tra le città più sostenibili d’Europa. 

Nelle 86 sale espositive distribuite su due piani sono esposti dai 400.000 oggetti tra dipinti, sculture, disegni, tessuti, mobili e modelli architettonici, che dall’antichità corrono ai giorni nostri e tracciano un affascinante percorso che abbraccia arte, architettura e design. Il critico d’arte del New York Times lo ha già collocato allo stesso livello del Guggenheim di Bilbao o del Rijksmuseum di Amsterdam. 

Sul tetto la Light Hall che l’architetto Klaus ha ribattezzato Sala d’alabastro affianca un’altra terrazza con vista spettacolare sul fiordo.

Il museo ospiterà anche laboratori nei quali i visitatori potranno cimentarsi in diverse forme di espressione artistica, avendo accesso a dibattiti, conferenze, proiezioni, insomma un continuo work in progress.

Lo sguardo del visitatore spazierà dai busti romani imperiali all’arazzo Baldi School, uno dei più antichi del mondo con i suoi mille anni di storia,si infilerà tra le porcellane della Cina imperiale, incrociando la collezione settecentesca di calici in vetro norvegese. E occhi carichi di meraviglia davanti alle nature morte olandesi e fiamminghe del XVII secolo. Non mancheranno alcuni dipinti di Pablo Picasso e di maestri come Henri Matisse. 

Fonte: Il Fatto Quotidiano 
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